A metà strada tra il cabaret e il recital, lo spettacolo racconta tremila anni di maschi contro femmine andando a recuperare alcune delle affermazioni più misogine pubblicate da grandi intellettuali, filosofi, scienziati e scrittori della nostra storia: Darwin, Nietzsche, Schopenauer, Alexandre Dumas, San Paolo, Confucio e moltissimi altri che hanno scritto frasi che, rilette oggi, suonano molto comiche. E non manca poi la comicità vera e propria con l’aiuto di divertentissime citazioni umoristiche. Non è il solito spettacolo femminista, ma qualcosa di completamente diverso: un gioco ironico con i pregiudizi e i falsi miti, uno scherzoso confronto con gli spettatori che partecipano divertiti, sia che siano uomini sia che siano donne: le donne trovano conferma del fatto che gli uomini, anche quelli più colti e istruiti, le hanno sempre considerate inferiori, e gli uomini trovano conferma delle loro convinzioni più profonde, quelle che mai confesserebbero a se stessi o, peggio ancora, alla propria moglie.

Lo spettacolo è anche un percorso musicale nella storia italiana: in scena, infatti, anche quattro giovani cantanti e musicisti che interpretano dal vivo alcuni brani intramontabili come “Sola me ne vo”, “Bang Bang”, “Stai lontana da me”, o altre canzoni che pur facendo parte della storia italiana, sono oggi sconosciute al grande pubblico: “Vipera”, “Lucciole vagabonde”, “Sinnò me moro”.

Testi di Schopenauer, Darwin, Balzac, Mantegazza, Michelet, e altri scrittori, intellettuali, scienziati

Scritto e diretto da
Mirko Di Martino

con
Melissa Di Genova

cantanti
Dario Ciccone
Maria Livia Del Giudice
Ilaria Sperduto

chitarrista
Nicola Pagliuca

E con la partecipazione di
Emilio Polcaro


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